Non lasciate dunque che le ferite subite diventino perdite di energia, di vita. Per trovare nuova ragione di vita potete rispondere a queste domande: . Quali limiti o debolezze ho scoperto in me? . Che cosa ho imparato dall’offesa subita? . Sono diventato più umano verso me stesso e gli altri? . Che cosa ha voluto dirmi Dio attraverso questa esperienza dolorosa? . Sono aumentato in saggezza, in prudenza, in discernimento? Datevi nuove ragioni di vita. E se non l’avete fatto ancora, fatelo ora! Dopo aver elaborato la ferita subitaè fondamentale trascorrere un periodo di silenzio, di solitudine, di meditazione, di preghiera. E’ importante viverlo, anche se può sembrare una perdita di tempo, perchè in questo luogo simbolico si prende meglio coscienza del proprio futuro.
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4 commenti
ciao Valerio e a tutti voi. Grazie Valerio (scusa se ti do del tu, ma ti sento sempre “vicino”, come un amico) per i tuoi “pensieri” che mi aiutano a riflerre, o , come in questo caso, mi fanno tornare indietro nella mia vita. Un “banale” incidente più di 10 anni fa mi ha “sconvolto la vita”, perchè ero uno che programmava tutto, gli esami all’università, le uscite con gli amici ecc… questo incidente non mi ha permesso di dare un esame (che avevo il pomeriggio di quel giorno).. e tutta la mia “programmazione” di un anno era saltata, come se gli ultimi anni trascorsi fossero volati via in un soffio.. i mesi successivi sono stati solo bui, trascorsi a guardare il vuoto all’esterno e all’”interno”..ma la preghiera e il silenzio mi hanno fatto udire pian piano il grido di vita che c’era in me… la voce di Dio in me, perchè ha voluto questo periodo per me… dopo un anno da quel momento avevo ripreso totalmente a fare quel che facevo prima.. l’università che poi ho finito, le mie passioni, hobby, la mia musica… apparentemente non era cambiato nulla, ma era cambiato tutto, il mio modo di vivere e il modo di vivere le cose che faccio..e non ho paura di rinnovarmi continuamente nel senso di capire e accettare la mia continua crescita..per trovare un equilibrio stabile mi ci sono voluti comunque quasi 3 anni, ma alla fine posso dire “eccomi, sono io”.
GRAZIE Valerio ho letto gli ultimi tre passi pubblicati e un grandissimo senso di riconscenza per quello che ci dici insieme ad una nuova forza dentro con la voglia di riprovarci e ricominciare tenendo il passato accanto come un valore.sei grande, sei padre.grazie valerio. mediterò su ciascuna domanda cercherò nel silenzio e nella solitudine le risposte.vorrò condividere con mia figlia questi regali grandi che ci fai. come stai di salute? ti ritorni un fiume di bene.
Grazie Valerio,
Mi unisco totalmente a Lucia.
Difficile avere aiuto da maestri come te, che tolgono la benda della cecità verso il mondo esterno, e soprattutto verso il mondo interno.
Tu insegni noi a trasformare le relazioni con il mondo esterno grazie alla comprensione del nostro mondo interiore.
Solo conoscendo grazie al tuo originale aiuto, orientamento, contributo, le dinamiche umane interiori, potremmo, forse, un giorno, costruire relazioni autentiche, forti, produttive, durature, progettuali, in tutti i campi: salute, amicizia, lavoro,amore, famiglia.
A presto…su questo pregiato sito.
Erminia,
Un’Albisettiana da
24 anni
Sì, è la domanda che mi faccio. Ogni volta che un momento difficile da sopportare per la mie forze umane, mi trovo ad affrontare: “Cosa vuoi dirmi mio Dio? Cosa vuoi che io faccia? Cosa vuoi che io comprenda che ancora non ho compreso?”
Una domanda che mi spoglia dall’arroganza di pensare di sapere cosa vorrei io dalla mia vita. Una domanda che ti porta dentro l’umiltà dell’accoglienza del momento che si sta passando. Che ti rende docile e ti fa suo servo. Che a Lui ti avvicina. Che rafforza la fede.
Ed è vero quanto dici sul concedersi un periodo di silenzio e solitudine…Solitudine, meditazione e preghiera ti riportano sempre a Lui. Con, Lui. Perchè in effetti è così. Se è a nostro Signore che ci si rivolge, se il pensiero va a ciò che ha pagato per me, le mie angustie, i torti subiti, le offese e le ferite, sono davvero ben poca cosa. La forza viene dal suo sangue versato per me
Grazie col cuore caro fratello, grazie. Tanto bene.Rita.