Cerco di proseguire, anche se a fatica perchè non ho mai cercato visibilità in questo mondo, a ricordare almeno i più importanti tra i tanti percorsi di vita e di lavoro che ho condotto in questa mia esistenza terrena, anche perchè devo purtroppo assistere, in questo tempo di follia mutimediale dove masse di ignoranti vogliono visibilità, a tentativi di furto della mia identità sul web. Dopo essermi laureato, nei primi anni settanta del Novecento, con una tesi sugli aspetti psicologici e psicoanalitici del significato profondo del linguaggio, mi hanno chiesto di rimanere in Università a fare la carriera universitaria e ho accettato con l’accordo che avrei continuato lo studio della psicoanalisi. Partendo dalla scuola freudiana, passando per quella junghiana e finire con quella adleriana, diventando amico del Presidente di allora Francesco Parenti che fece l’introduzione del mio primo libro “Volontà di guarire” edito da Sanpaolo,  Premio “Catullo” Sirmione. Avevo scritto questo mio libro in seguito all’asportazione di un neurinoma orecchio destro, che ai tempi era un intervento chirurgico complesso e pericoloso. Ma quella terribile esperienza su un giovane poco più che trentenne lasciò un ricodo indelebile, tanto più che avevo interrotto l’attività accademica, che avrei in seguito proseguito all’estero, per dedicarmi totalmente alla professione psicoanalitica. Nel mio pensiero la mia attività di scrittore avrebbe dovuto finire lì, ma l’Editore, visto il successo del piccolo libro, ( fu allora che decisi per libri non lunghi e non prolissi, ma semplici ed essenziali, come è la mia natura), mi propose di portare in Italia il metodo di rilassamento psicofisico del Training Autogeno, che allora era molto in voga in Germania , ma assente in Italia. Essendo amante della cultura mitteleuropea, ( forse per le mie lontane origini svizzere- Albisetti è un cognome molto diffuso nel Canton Ticino,nel Mendrisiotto) incontrai Gisela Eberlein, autrice in un libro di training autogeno e scrissi il libro- manuale per l’Italia. Fu un successo. Il libro, grazie anche all’Editore, venne tradotto in numerose lingue e fece moltissime ristampe. Possiamo dire che fu un best-seller, che mi fece conoscere nel mondo e da allora tutti i miei libri, ancora oggi, sono sempre tradotti in molte lingue, in spagnolo, portoghese, francese, croato, serbo, lituano, polacco, romeno, ungherese, ceco, russo, ucraino, coreano, e altre ancora che ora non ricordo. A questo proposito ricordo con affetto la grande accoglienza avuta in molte nazioni, ancora oggi quando tengo conferenze, anche se vado sempre più di rado. Ricordo, tra tutte, l’amore smisurato della Polonia nei miei confronti dove la casa editrice Jednosc ha tradotto e diffuso molti miei libri, e l’America Latina dove sono stato molte volte e dove ho vissuto insegnando nelle loro Università, sia come Visiting Profesor che come Profesor Principal, e dove ancora oggi sono Profesor Honorario, l’ultimo dono fattomi per essere professore universitario per tutta la vita.