ANALISI PSICOSPIRITUALE ALBISETTIANA
LA CONVERSIONE

Nell’Analisi Psicospirituale Albisettiana il processo di conversione non tocca soltanto la volontà, la parte razionale, ma anche la parte psichica, inconscia. Rimangono fondamentali il deliberato consenso, il pentimento, ma, per me, a questi si deve aggiungere un processo di autoanalisi e di autocritica. Ciò non vuol dire che la conversione cristiana si riduca ad una tecnica psicoanalitica, perché ci dice che l’origine e la meta del cambiamento deve essere sempre il Signore Dio. Tornare a Lui così come da Lui veniamo.
L’autoanalisi di tipo Albisettiano prevede il conoscersi realisticamente per quello che si è e di migliorarsi per quello che si può. Così definita la capacità di guardarsi, al di là delle apparenze e finzioni, deve divenire uno stile di vita.
A tale scopo il Fondatore Albisetti consiglia l’educazione al silenzio, all’ascolto, alla solitudine, alla meditazione, alla contemplazione, alla preghiera non verbale.
Convertirsi, nella visione Albisettiana, significa scendere nelle profondità del proprio io e mettere a nudo i meccanismi perversi narcisistici, aggressivi o depressivi, guardandoli, dominandoli, trasformandoli.
La conversione Albisettiana passa per il biblico “deserto”, luogo nel quale si può nascere o si può morire.
E una volta convertiti, bisogna continuare a vivere secondo la parola di Dio, nei limiti del nostro possibile e quindi di progredire nel praticare la Sua volontà.
Senza impegno costante non ci può essere amicizia o intimità con Dio, la relazione resterà superficiale.
Una volta convertiti bisogna far fruttare il frutto della conversione. Non rimanere tiepidi.
Dio benedice sempre gli sforzi compiuti.

SPUNTI DI APPROFONDIMENTO per l’ Analisi Psicospirituale Albisettiana

Tornare a Dio
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(Gioele 2:13)“Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perchè egli è misericordioso e benigno, tardo all’ira e ricco di benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura “ .

Pentimento e conversione sono collegati
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(Atti 3:19-21) 19 “Pentitevi, perciò, e convertitevi perché i vostri peccati siano cancellati, affinché vengano dalla persona del Signore a stagioni di ristoro e affinché mandi il Cristo che ha predestinato per voi, Gesù, che il cielo deve in realtà ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità.

Autoanalisi sincera
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(Giacomo 1:22-25) 22 Comunque, divenite operatori della parola, e non solo uditori, ingannando voi stessi con falsi ragionamenti. 23 Poiché se qualcuno è uditore della parola, e non operatore, costui è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio. 24 Poiché si guarda, e se ne va e immediatamente dimentica quale sorta di uomo egli sia. 25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta che appartiene alla libertà e persiste in [essa], questi, poiché è divenuto non uditore dimentico, ma operatore dell’opera, sarà felice nel suo operare.
La parola di Dio aiuta a scendere nelle profondità del proprio io.
(Ebrei 4:12, 13) 12 Poiché la parola di Dio è vivente ed esercita potenza ed è più tagliente di qualsiasi spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, e delle giunture e del [loro] midollo, e può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore. 13 E non c’è creazione che non sia manifesta alla sua vista, ma tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.

La conversione conduce alla fede ed a viverla realmente, rinnovando la propria personalità.
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(Giacomo 2:14-17) 14 Di che beneficio è, fratelli miei, se uno dice che ha fede ma non ha opere? Tale fede non lo può salvare, vero? (……)17 Così anche la fede, se non ha opere, è in se stessa morta.
(Efesini 4:23, 24) …e ad essere rinnovati nella forza che fa operare la vostra mente, 24 e a rivestire la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà.

La fede operante ci rende retti, amici ed intimi con Dio
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(Proverbi 3:32) 32 Poiché la persona tortuosa è detestabile al Signore, ma la Sua intimità è con i retti…
La benedizione di Dio ci arricchisce
(Proverbi 10:22) 22 La benedizione del Signore, questo è ciò che rende ricchi, ed egli non vi aggiunge nessuna pena.