Devo dire che, giunto ormai al tramonto della mia esistenza terrena, non comprendo più un rapporto con l’altro, d’amore o d’amicizia, che non si apra al riconoscimento e al rispetto dell’altro. E’ importante, a questo proposito, interrogarsi sull’immagine che ci facciamo dell’altro, perchè è da questa immagine che deriva il tipo della nostra relazione.
Oggi non c’è più nessuno che rifiuta totalmente l’altro, che lo vuole cancellare, si preferisce invece parlare d’amore, che è diventata una parola magica, ipocrita, ingannevole, che viene pronunciata per poter nascondere i reali meccanismi nevrotici creando inganni e autoinganni.
L’altro entra in relazione con me che, ogni giorno, vivo serenamente, ma faticosamente la ricerca di un equilibrio, sempre instabile, tra il saper di dover morire, il non voler morire, ma il volerlo sapere.
Consapevole della mia mortalità.
( tratto da “LA RELAZIONE” pg 55. Valerio Albisetti. Ed. Paoline. Milano)