Infatti, in una visione psicospirituale, le sconfitte hanno valore perchè danno informazioni utili e indicazioni preziose per continuare meglio il viaggio di crescita. Le sofferenze se interpretate, in questa visione, fanno scoprire la nostra vera identità personale. Chi ha scelto di vivere, non sopravvivere, e lo può fare solo collegato alla psicospiritualità, ha compreso che, a questo proposito, l’importante è non rimanere dentro le cose, dentro le situazioni, dentro le persone, e dunque dentro la sofferenza, ma attraversarle, prendere distanza. Solo chi tiene una certa distanza dal mondo lo vive veramente. Il vero fallimento della persona è identificarsi pienamente in un successo, in un ruolo, in cose e persone. Solo se manteniamo una certa distanza da tutto ciò che ci succede, solo se diamo primato alla nostra essenza personale, identità e consapevolezza, entriamo nella dimensione spirituale, psicospirituale di noi stessi. Ma per fare ciò, bisogna voler sapere di dover morire. Infatti, in ultima analisi, chi vive, sopravvivendo, non vuol saper di dover morire, non accetta, come naturale, la propria morte. Non accettando la propria mortalità, non accetta neppure la sofferenza, perchè si è inserito nel cerchio senza fine dell’onnipotenza. Tendendo a perdere il senso del limite, non riesce più a sopportare il dolore. Tendendo a perdere il senso del limite, non concepisce più l’esistenza come viaggio. Tendendo a perdere il senso del limite, non riesce a fare di una sconfitta un luogo di apprendimento. ( tratto da FELICI nonostante tutto. e.book . Valerio Albisetti. Edizioni Paoline).
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6 commenti
la saluto , e ieri gli ho ricordato davanti al feretro del nostro amato GIOVANNI PAOLO II
Grazie Teresa…un abbraccio.
Il bisogno di amare al di la’ di ogni muro è così forte da superare ogni resistenza, ma la vittoria più grande stà nella consapevolezza che esso produce perchè ci rende unici e preziosi soprattutto agli occhi di chi non crede in questo: l’AMORE
HO RICORDATO, HO IMMAGINATO, HO SCRITTO, HO PARLATO, HO CHIESTO, MA POI HO GUARDATO E DENTRO QUEL LUMINOSO RAGGIO DI LUCE HO VISTO TE E TUTTO HA AVUTO UN SENSO E TUTTO E’ TORNATO A SPLENDERE, IL BUIO ORMAI E’ LONTANO………..
Un’amore non si dimentica, non si cancella nella nebbia del tempo, non si modella a suo piacimento, ne’ si ripongono aspettative che non appartengono all’altro. Un amore si rispetta, si coglie ogni diversità e se ne fa’ tesoro, non si ascoltano le voci lontane di sirene inventate, l’amore regge le intemperie delle stagioni, del tempo, l’amore ti rende parte dell’altro, non si nasconde, l’amore ti fa’ sperare nel futuro, l’amore non ti rende indifferente, ma solo il coraggio di accettarlo ci rende liberi di amare e liberi di appartenesi.
Preg.mo Prof. Albisetti, sono un suo lettore e desidero esprimerLe la mia stima profonda e ringraziarLa per le lezioni di vita che elargisce attraverso i suoi numerosi testi. Sarà la sua fede a renderla così profondamente umana ed onesta a livello intellettuale,in un settore come il suo della psicoterapia, dove non è facile trovare esperti in grado di mettere a fuoco le vere problematiche legate alla moralità. Suo mario.