Restando separati da qualcosa di più grande, non riusciamo a dare significato alla nostra esistenza personale. Rimasti soli, anche se apparentemente abbiamo superato i problemi di sopravvivenza, proviamo solo una profonda paura e un sottile senso di inutilità. Spero che ci si accorga un giorno della gravità di non possedere più simboli veri, mitici, che sappiano indicare in modo chiaro percorsi, vie, e capaci di dare dignità e coraggio a coloro che li seguono, facendoli sentire portatori eroici della loro storia personale, della loro vocazione.
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5 commenti
Proprio oggi, caro Valerio, ho tenuto un incontro sull’amore a scuola, invitato da una prof. di religione, davanti a 23 ragazze (e 2 ragazzi) di 17 anni, e guarda caso ho tirato in ballo il concetto del percorso, della strada da seguire. Loro giocano con i sentimenti, e li scambiano con il vero Amore che, tu sai, bisogna coltivare sempre. Hanno bisogno assoluto tutte queste generazioni ultime, di guide vere, credibili e testimonianti un vissuto tale, per cui valga la pena vivere pienamente.
Altro che le nozioni incul(c)ate a tutto spiano nei loro cervelli da mattina a sera: anche quelle, ma il senso di quello che fanno, qualcuno glielo deve pur dire dove sta ! Ormai vado avanti su questa strada e non mi fermo più. Mi chiamano il “prof” ma non lo sono, e chi è davvero “prof” non dice le cose come stanno. La gravità si vede già da subito, lo testimonia il fatto che non ci sono che pochi testimoni e cercatori di senso, tanti (troppi) maestri e dotti cattedratici. A presto Marcello Pinto Ostuni
…mi capita spesso di pensare a te Valerio, carissimo, perche la tua presenza costante mi conforta e mi dà il coraggio necessario ad affrontare il viaggio della mia vita, anche se con qualche brusca frenata e di tutto ciò te ne sono grato. Grazie di cuore.
d’accordissimo Marcello!…sempre avanti….fino alla morte.
grazie Vale..assolvo al mio compito da guida per il nostro viaggio di senso. non perdiamoci di vista..HASTA LA VISTA.
Grazie Valerio, oggi mi hai restituito un Amico a me molto caro, che per anni non riuscivo più a vedere con la luce nel cuore.
Oggi però il suo coraggio è stato grande ed è riuscito a vedere al di là dal muro, ed ecco che la vita continua, il senso dell’altro ci appartiene, perché è nella natura dell’uomo continuare ad amare e perdonare perché è nell’uomo il perdono del mondo