La relazione con l’altro si basa sulla libertà, la libertà di non giudicare, la libertà di diventare consapevoli della propria mortalità, della natura umana, soprattutto consapevoli della propria missione, dei propri carismi, sostenuti dalle virtù, cercando di ridurre al minimo i propri vizi.
La domanda sensata dunque rende liberi e consapevoli.
E noi rispondiamo: stiamo morendo secondo dopo secondo, ciascuno di noi incamminato, insieme all’altro, ma anche soli, nel percorso di senso per realizzare la missione personale data da Dio.
Dentro questa risposta sintetica troviamo l’essenza e lo scopo della solitudine, ma anche l’essenza e lo scopo della relazione con l’altro.
(tratto da LA RELAZIONE, pg.56,57. Valerio Albisetti. Ed. Paoline. 2012)
1 Commento
“Per questo bisogna lavorare sul proprio cuore, sulla propria immaginazione, sui pensieri, per pulirli, liberarli e offrirli a Dio.”
E’ questo un passaggio del tuo magnifico libro che stò leggendo con passione ed interesse, e nel quale trovo rifugio e speranza e illuminazione per continuare quel percorso iniziato anni fa con l’altrettanto magnifico tuo libro “Per essere felici”.
Mi sento, perciò, di doverti ringraziare ed esserti riconoscente della possibilità che mi dai e che ci doni di poter uscire dalla prigione di questa società immorale e mortale.
Grazie Valerio!