Chi è oggetto della nevrosi di un altro individuo, cioè della sua proiezione, non riesce a essere visto nella sua vera identità, perchè il cattivo non vuole vederlo per quello che è, ma per quello che lui vuole che sia. Chi proietta sull’altro il proprio vissuto non vuole, in fondo, far vivere l’altro, non vuole viverlo nella sua diversità, nella sua complessità, nella sua autonomia, nella sua autenticità. Il cattivo cancella, dentro di sè, l’identità dell’altro. Solo così, non conoscendolo, annullandolo, il cattivo può vedere nell’altro tutto ciò che vuole, i propri fantasmi, i propri demoni, le proprie perversioni. La nevrosi, sotto forma di cattiveria, non solo impedisce di conoscere veramente l’altro, la sua unicità e irripetibilità, non solo impedisce una vera amicizia con l’altro, ma trasforma, nella sua mente delirante, l’altro a propria immagine e somiglianza: “Tu sei quello che io voglio tu sia”. La nevrosi, come cattiveria, non può che voler distruggere la vita, la bontà, la passione, la vocazione. Perchè le invidia. Perchè sa di non possederle. ( tratto in esclusiva dal libro in uscita in primavera nelle librerie italiane “LIBERI DI AMARE”, solo per i lettori del mio blog)
3 commenti
Grazie, Valerio. Ancora una volta insegni, dai una risposta, alle persone che come me, sono alla ricerca del perchè di tanto male nella mente e nel cuore delle persone; e lo fai con poche parole, semplici ma così penetranti che non solo fanno riflettere ma aumentano il grado di coscienza di sè e dell’altro.
Nos meus dias de declínio, pensava que nada mais tinha a aprender, no entanto, dialogando comigo, consigo hoje interpretar o caminho difícil do passado, e verificar os sinais que não compreendi. São detalhes da viagem que ficaram registados, à espera que crescesse, como a criança que não tem idade para compreender enquanto não amadurece.
Hoje, olho para trás, sei que não me devo deter no passado, mas, é gratificante verificar os siginificados de atitudes minhas e de outros.
O pensamento evolui, aprende-se muito com os erros, o sofrimento, uma doença, compreendo porque foi necessário, e, sinto a intervenção Divina no meu percurso, muitas vezes desisti, e Deus teve misericórdia e Amor.
A minha missão que pensei já ter sido cumprida, e não está, é preciso cumprir a missão em todos os dias que estão por chegar, com a responsabilidade da dignidade em todos os momentos.
Abrir o meu pensamento, também o devo a si, ao ler o que escreve. Sempre lhe ficarei muito grata, porque aborda temas que me fazem aprofundar o meu diálogo interior.
PLEASE do the right thing and spread the truth far and wide (and please inform your family/friends etc.) it’s the morally right thing to do when the world is in such a state….. “Telling the truth during a time of universal deciet is a revolutionary act”