Chissà quante volte ti sei proposto di cambiare e poi ti sei accorto che è cambiato nulla o poco in te.
Soprattutto in campo affettivo…per esempio, non vorresti essere geloso, eppure…antiche ferite si riaprono.
Il vissuto infantile o adolescenziale di essere rifiutato, di non essere amato, riprende il sopravvento, e i buoni propositi scompaiono.
Allora liberati del passato e rammenta che, se sei giù, è perché stai dando il potere di farti stare male a un periodo della tua vita o a una persona che non dovrebbero possederlo.
E tutto ciò può accadere perché non hai potere su di te.
Non serve mascherarsi di indifferenza o di superiorità, non serve nascondersi in una forsennata e incessante iperattività, per tenere lontano il vuoto interiore.
Vuoto che porta all’autodistruzione, alla voglia di farsi del male.
Solo quando avrai ripreso ad abitare pienamente nel tuo cuore potrai vivere serenamente e potrai anche perdonare.
Solo allora il perdono diviene un atto liberatorio, non di sofferenza.
Perdono per liberarmi definitivamente dal potere dell’altro.
4 commenti
professore sarebbe bello ricevere dei suoi tweet!
Ok. .Lo chiedo al mio webmaster
Per me risignificare il passato non è stata e non è cosa facile, necessita una certa autostima, che non può solo derivare dal proprio Io, ma da Dio. Come tu da anni affermi nei tuoi libri, solo la consapevolezza di essere amati da Lui già da prima che nascessimo mi dà la forza di dire si quotidianamente alle senzioni sgradevoli, ai miei sensi di inferiorità, a perdonarmi.
Grazie Valerio
a volte più che perdonare gli altri è importante perdonare se stessi per tutte quelle scelte e quelli atteggiamenti che hanno causato la nostra sofferenza. trovo che la sofferenza è più grande quando non siamo capaci di gestire le situazioni e lo facciamo in modo sbagliato, spinti dalla rabbia o dalla stanchezza. Vero è però che non bisogna dare agli altri l’importanza che non meritano. Non sono loro a farci soffrire ma l’importanza che noi gli diamo.