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Quando si abdica all’assunzione delle proprie responsabilità, al potere di assumere su di sè la propria sofferenza, ci si sente impotenti.
I problemi, dunque, sono in realtà segni, prove, attraverso i quali noi esercitiamo il nostro unico e vero potere, che è quello di affrontarli.
Solo nel vivere i problemi che incontriamo noi ci formiamo e assumiamo la dignità di essere persone.
Non vittime.
Valerio Albisetti - Il viaggio della Vita
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4 commenti
QUANDO ERA PICCOLA MIA FIGLIA LE LEGGEVO ALCUNE FIABE INDIANE. FRA QUESTE CI ERA PIACIUTA UNA CHE RACCONTAVA LA STORIA DI ARGIUNA UN SOLDATO CADUTO IN UNA GRANDE DEPRESSIONE QUANDO SI ERA VISTO TRADIRE DAI FRATELLI DAL MAESTRO DAGLI AMICI DAI PARENTI PROPRIO DA QUELLE PERSONE CHE LUI AMAVA. SCIVA, LO SPIRITO DEL BENE, ALLORA VENNE VICINO A LUI E LO INCORAGGIO’ AD ALZARSI A RIPRENDERE A COMBATTERE INSIEME CON LUI E SE PER DIFESA AVESSE MAI DOVUTO SCAPPARCI IL MORTO AVREBBE ARGIUNA RICORDARE CHE CIO’ CHE MATERIALE FINISCE MA LO SPIRITO MAI. COSI’RINCUORATO DALLA FORZA DELL’AMICO ARGIUNA RIPRESE A COMBATTERE E IL GUERRIERO TORNO’IN LUI.
CHIEDO SCUSA HO SCRITTO SENZA RILEGGERE E IL DISCORSO è SGRAMMATICATO.
bella…grazie marialuce
Ecco, il commento è svanito… “sottomesso” senza campi obbligatori; dunque, annullato… Ennesimo test!
Degli “anawim” del Vangelo, parlavo… della scelta di “non autogiustificarsi”; della voglia di gridare al Cielo, “ancora?.. e quanto ancora, Signore?!” sfumata in un “Signore, tu sai!”. Del fatto di non abdicare alla propria dignità, ben lungi dall’essere orgogliosi, pronti a tuffare lo sguardo nello specchio della Misericordia divina per amarci, senza autocompatirci … Dignità. Me la restituisco, face à Dieu … (di fronte a Dio).