L’idea è nata un giorno dello scorso anno.
Un giovane dopo diversi tentativi, riuscì a farsi invitare nel mio eremo.
Costui mi pose tante e tali domande da farmi riflettere sul forte bisogno, da parte dei miei contemporanei, di curiosare, di sapere di più sul modo di vivere di uno psicoanalista scrittore che, dopo tanti anni di professione, vive da eremita.
Vorrei lasciare, per ora, nell’incognito la figura dell’intervistatore.
Può essere un monaco, date le mie simpatie per i monasteri di clausura, o può essere un giornalista o un collega psicoanalista, uno studente…o una giovane donna che passava per caso, o un animale notturno, uno dei tanti che vivono nei boschi che circondano l’eremo…
I luoghi in cui si è dipanata l’intervista sono stati diversi. Ma il primo incontro è avvenuto nell’eremo.
Era sul finire dell’autunno. Ricordo che le foglie ingiallite dei castagni cominciavano a cadere. Era appena terminato il tempo della raccolta delle castagne e cominciava quello delle olive.
Nel mio eremo tutto è scandito dai tempi dell’attività agricola che, in fondo, è la mia principale attività manuale.
Le domande mi venivano poste solitamente al tramonto, quando le ombre si allungano sul prato antistante l’eremo e preannunciano la notte.
L’ombra lunga e piena.
Rientrato dal campo accendo il fuoco nel grande camino e spezzo un pane in un buon bicchiere di vino rosso…Allora sono meglio disposto a conversare.
Poi, una volta terminata la raccolta delle olive, divenendo il freddo sempre più pungente e insopportabile, ci siamo spostati in una abitazione costruita sulle pendici di una montagna che cade a strapiombo in un lago del nord.
Anche qui le domande mi venivano poste solo di sera, quando la luna sembrava vegliare dall’alto questo piccolo lago di montagna. Dalla finestra del locale dove ci incontravamo, entravano i luminosi riflessi argentei delle piccole onde del lago che giocavano con le lunghe ombre delle montagne dalle vette coperte di neve immacolata illuminata dalla luna.
La luna, l’unica compagna di tante sere.
10 commenti
…insieme all’angelo che passava al tramonto!
Bella scelta di vita, è stato coraggioso!
Ciao Valerio, che incontro suggestivo ed evocatore di un tipo di condivisione che sembra ormai appartenere al passato. Tra le altre cose che scrivi nei tuoi libri e con cui mi trovo d’accordo c’è anche il terribile condizionamento che i mass media ormai impongono ai nostri costumi che sembrano volerci imporre un “nuovo” modo di comunicare, freddo, distaccato e stereotipato. Hai proprio ragione, vogliono che diventiamo massa, ma ognuno di noi è unico. Leggendo del tuo eremo mi interesserebbe sapere se organizzi ancora, come avevo letto nei tuoui libri, dei ritiri per meditare e condividere.
Grazie.
Maurizio
si maurizio è mia intenzione riprendere i ritiri…ma devo organizzarmi…non sono stato bene ultimamente per il cuore…comunque appena riesco a organizzarmi lo metterò nel blog…grazie.
Grazie della risposta Valerio! Mi piacerebbe molto venire nel tuo eremo per un ritiro, per parlare con te ma la cosa più importante ora è che tu stia bene. Avevo sentito e letto in un tuo libro dei tuoi problemi di salute. Ci ero rimasto male e pregavo per te. Forse la sofferenza accumulata nel “viaggio della vita” ad un certo punto deve esprimersi in qualche modo e non di rado con la malattia.
Caro Valerio, molti di noi che abbiamo letto i tuoi libri vorremmo poter passare qualche giorno a parlare di persona con te, anche se già ci parli così tanto nei tuoi libri ed è già una cosa così rara nel periodo in cui viviamo in cui neanche di persona o con i presunti, presuntuosi e invadenti mass media riesce una vera comunicazione.
Grazie del blog!
Dio ti benedica
Maurizio
vorrei venire anch’io, mi piacerebbe molto conoscerti. augurissimi per il cuore.
forse dovrò chiedere al webmaster di aprire una lista di quelli che vogliono venire in ritiro….
Grazie a te, Valerio, che ci aiuti a esplorare e a riscoprire i nostri cuori
Grazie di cuore,Dio ti benedica,Valerio.I tuoi libri,trovati”per caso” quqlche anno fa,mi hanno salvato,mi hanno aperto le vie per diventare sempre di piu me stessa.Desidero tanto condividere un esperienza nel tu eremo.Grazie ,grazie…
…e ascolta il tuo cuore cosa ti vuol dire con quel malessere,ascolte il medico interno .auguri
ciao valerio, sarei felice anche io di conoscerti e parlare con te…auguri per la tua salute.
Si, Valerio, quando puoi metti un link (non amo questa parola, ma per capirci)dove uno può iscriversi, mettersi in lista, esprimere il desiderio di venire al tuo casale. Grazie dei tuoi libri
Un’abbraccio