…ho constatato che dietro a quasi tutte le sofferenze si staglia , netta, la paura di morire. Se sapessimo di non morire , la sofferenza non sarebbe tenuta in conto. La morte, inoltre, è probabilmente l’ultimo luogo di trasformazione. Passiamo a nuovo stadio, a un altro livello, a una diversa dimensione. Della morte ho sempre trattato, in modo più o meno aperto, in tutti i miei libri, rischiando di diventare impopolare, di essere emarginato, non letto, deriso. Perchè la morte fa paura. Ci toglie tutto quello che abbiamo accumulato in questo mondo, ci strappa dagli affetti, dai legami terreni, dai ruoli, dal potere, dai piaceri…perchè è il nostro corpo che non vuole morire. Nel dover morire e nel non volerlo sapere situo la mia visione di vita, la mia psicoanalisi, l’origine di tutte le nevrosi. Ho sempre, misteriosamente, tenuto ciò sullo sfondo della mia esistenza, forse perchè sono nato e ho trascorso la mia infanzia e adolescenza in campagna, a contatto con la natura che mostra apertamente il cambiamento continuo e millenario delle stagioni, il fiorire e lo spogiarsi degli alberi, il nascere e il morire degli animali, il levarsi e il calare del sole, il freddo gelido, il tepore primaverile, il suggestivo autunno, l’afosa estate…Forse perchè ho avuto un tumore in giovane età, trentatrè anni, e ho conosciuto da vicino, per diversi giorni, la morte…e non l’ho mai dimenticata. Ognuno ha la sua storia. Dovremmo imparare a onorare tutto ciò che ci accade, a interpretare, a vederne i segni, i messaggi, le indicazioni che l’Eterno ci invia attraverso gli incontri, le cadute, le sofferenze,..è tutto a posto! Non invidiare gli altri! Raggiunta una certa età, un certa saggezza, cominci a comprendere che tutto ciò che ci accade..doveva accadere. Tutto è disposto dall’Eterno. vostro Valerioalbisetti. ( tratto liberamente dal libro “Rinascere sempre” Valerio Albisetti. Ed. Paoline. Italia. )
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7 commenti
profondamente vero quello che dici sulla nevrosi che nasce dalla paura di morire e dalla rimozione della morte. I tuoi libri mi ha molto aiutato ad elaborare il problema. Ho sperimentato lungo la mia vita anche l’intervento continuo della Provvidenza, dell’Eterno nella storia, anche in quella personale di ognuo di noi e che bisogna saper cogliere i segnali che Dio ci manda attraverso gli avvenimenti quotidiani, pure quelli che noi definiamo “brutti”, ma che in realtà non lo sono, perché, come dice San Paolo, tutto concorre al bene di coloro che amano Dio. Dobbiamo tendere l’orecchio, perché Dio bisbiglia. Grazie Valerio!
È un insegnamento che non ho mai dimenticato e avendolo provato adesso nella mia carne l’ho anche capito.
Grazie Valerio
Riccardo amico fraterno grazie per la tua preziosa testimonianza. un abbraccio.
Grazie Valerio
per avermi sempre invitato,
con i tuoi libri,
a riflettere e a meditare sulla morte,
sulla mia morte e anche sulla morte delle persone care…
per cercare di dare un significato a questa grande certezza.
La vita è un grande mistero…
e solo l’Amore ne intuisce dei piccoli frammenti.
Grazie di ♡
grazie Maria un abbraccio
Come non condividere quello che dici sulla morte, personalmente con i tuoi libri ho scoperto un tesoro ricco di perle preziose. Buona permanenza al tuo meraviglioso eremo.
Grazie
grazie Maurizio…un abbraccio.