Nel corso della nostra esistenza, anche se non ci accorgiamo, viviamo diverse fasi, diversi momenti, diversi periodi; a volte in modo impercettibile, altre in modo eclatante, voluti o imposti, noi viviamo dei cambiamenti.
Ma un cambiamento prevede una morte e una rinascita. La morte rispetto a ciò che eravamo e la nascita per quello che saremo. E questo processo provoca dolori, sofferenze, soprattutto mette inevitabilmente a dura prova, ogni volta che accade, la propria identità personale.
Oggi, l’identità personale è comunemente cercata nel possedere le cose e le persone; è quasi sempre costruita sull’esteriorità, piuttosto che sull’interiorità, e così capiamo bene come, nel momento in cui perdiamo le cose o le persone, l’esterno di noi, andiamo in crisi di identità.
Crisi di identità così gravi che possono portare a profondi disagi spirituali, psicospirituali, oltre a eventuali malattie.
Solo quando si va dentro di sè, si centra la propria esistenza sull’interiorità, allora si può anche andare verso gli altri e le cose, senza morirvi dentro. Perchè il problema non è perdere le cose o le persone, ma non avere in mano la propria vita. Soprattutto, solo quando si è centrati sul senso profondo della propria esistenza, o meglio, solo quando questo senso profondo e personale determina la propria identità, possiamo inoltrarci anche per selve oscure, come per prati al sole.
Possiamo affrontare i pericoli, i rischi, i nemici.
5 commenti
“Mostra al Signore la tua via e in lui confida, ed egli agirà; e farà sorgere come luce d’aurora la tua giustizia e il tuo diritto come il sol di mezzogiorno” (Sal. 36, 5 – 6). I cambiamenti, quelli veri, sono sempre dolorosi, come il parto. E sono prodotti da Dio, che prima o poi agisce misteriosamente sull’anima che in lui confida e sulle circostanze.
In questi giorni devo affrontare persone di grossa autorità e molto piene di sè. Non mi vanno per niente a genio e mi mettono molto a disagio ma devo farlo. Anche se mi concentro sulla mia inattaccabile parte spirituale e pensando che Dio è in essa e con me, non riesco a non provare una certa paura avendo a che fare con determinati personaggi. Avrebbe qualche altro cosiglio?
difficile consigliarti non conoscendoti personalmente e non avendo compiuto un percorso psicospirituale insieme..però, pensa e convinciti che sono nessuno…io ne ho conosciuto e visitati tanti e sono…in fondo..molto mediocri..te lo assicuro..io provo un’infinita pena per loro…caro amico fà che il tuo sguardo li trapassi mentre parli a loro…fidati sono niente.
sarebbe bello compiere un percorso psicospirituale insieme…
salve ,perchè i nemici a volte sono tutti,cioè quelli dove sei vissuto e hai sofferto,tanto da connsiderare nemici anche chi non conosci