Il primo stratagemma di combattimento, l’ho già detto, consiste nello spostare, appena entra nella mente un pensiero negativo, l’attenzione sul proprio motto spirituale, cioè su una preghiera, una parola o una frase della Sacra Scrittura.
Se, dopo questa operazione, i pensieri negativi non vanno via, piuttosto che adirarvi o darvi per vinti, si deve parlamentare, entrare in comunicazione con essi.
se non ascoltiamo ciò che vogliono dirci, aumentano la loro potenza negativa, distruttiva.
Bisogna chiedere loro cosa vogliono, chi li manda, …ascoltarli, mostrare loro l’assurdità o la cattiveria che portano…e se insistono, lasciarli pure rimanere nella mente, ma in un angolo, e permettere a noi di riprendere la nostra vita quotidiana.
Come a dire : Ok, rimani pure, ma ne riparliamo dopo, ora ho da fare.
3 commenti
Ciao Valerio e grazie di questi tuoi consigli che condividi con noi. Quando ho letto la prima frase di questo tuo consiglio ho ricordato come spesso pensare alle parole di Gesù aiuti veramente tanto nel mandare via i pensieri distruttivi, è come se lui venisse nella nostra mente e li soffiasse via. Questa è l’immagine che ho avuto leggendo il tuo consiglio. E’ un consiglio prezioso che spesso la vita, i ritmi del mondo “moderno” ci fanno dimenticare. Grazie anche delle altre parole, leggendo un tuo libro “diventa ciò che sei” ho iniziato a capire, anche se la strada è lunga come la vita, cosa ho in fondo al cuore e ad ammettere e a convivere con certi pensieri di disistima, distruttivi che mi paralizzavano. Leggendo anche i Vangeli, come tu consigli, ho notato come Gesù dica alle persone che incontra di “togliersi le varie maschere, tra cui quella del “devo essere perfetto”, “alla moda” ecc.
La consapevolezza è cresciuta in me, ma lo noto adesso dopo qualche anno che ho iniziato il cammino del togliersi le maschere e a non farmi più immobilizzare completamente dai pensieri che ogni tanto e in certi periodi più spesso, vengono o tornano alla mente.
Dato che sto parlando a tutti ma a te, Valerio, in particolare, volevo sapere come stai. A proposito, bellissimo il tuo ultimo libro
Un caro saluto e grazie di condividere con noi
grazie per il libro, per interessarti di me…cerco di convivere con la mia cardiopatia..è un discorso lungo che un giorno ti…vi farò…ma ho accettato la mia nuova condizione di malato cronico..l’entrata nell’ultima fase della mia esistenza…
alcuni anni fa lessi un libro: “il pellegrino russo”, da allora iniziai a praticare la preghiera di gesù, son trascorsi quasi 9 anni, ed ancora oggi sento che questa pratica di preghiera mi accompagna nella lotta ai pensieri in ogni istante della mia giornata.