Nel tempo mi sono convinto che se assumiamo Dio come colui che sta nel prima e nel dopo della nostra esistenza individuale su questa terra e che ispira ogni mutamento che vi troviamo in essa, possiamo vivere le possibilità offerte dalle novità, soprattutto se aperte dalla sofferenza, come il raggiungimento di una ancor più profonda relazione con la nostra interiorità.
Se fuggiamo dalle sfide, che Dio ci offre, esse ci perseguiteranno come dèmoni.
Se, al contrario, le accetteremo, la paura e i nostri limiti, si trasformeranno in forza e umanità.
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La fede e la spiritualità sono delle grandi realtà e dei profondi misteri. Abbiamo appena festeggiato il Santo Natale. Gesù di Nazareth è un uomo che interpella, prima ancora che per la Sua divinità, per la Sua immensa e profonda umanità. La Sua consapevolezza va oltre il bene e il male, gli angeli e i demoni, ma è sempre al servizio dell’uomo e dell’Unità.
Lei ha ricevuto un ‘talento speciale’. Credo di poter esprimere, non solo la mia, ma la stima e la gratitudine di tanti suoi lettori per averlo coltivato con perseveranza
Buon Anno
daniela