Solo con una profonda consapevolezza psicospirituale, con una visione etica della vita, si possono affrontare le avversità e le difficoltà della vita, senza perdere la propria vitalità, senza perdere la propria specificità. Solo così si diventa capaci di soffrire. In una società come questa che insegna a fuggire la sofferenza, la morte, che ricorre alla chirurgia estetica, al denaro facile, alle bugie organizzate, al consumo del corpo, il mio pensiero è sempre più tenuto lontano dai potenti, dai loro cortigiani e cortigiane, e sono costretto a vivere ai margini della cultura imperante. Ma non me ne dolgo.Non potrebbe essere altrimenti. In tutti i miei scritti, pubblicati dalle Paoline, ho cercato di insegnare a non temere la sofferenza, ma a interpretarla, a darle senso. Nel viaggio della vita che intendo, percorso di senso e significato, bisogna saper entrare nella sofferenza e rimanervi per il periodo sufficiente per poter scoprire la vera e profonda personale identità .
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2 commenti
Ciao,è vero ci hai sempre insegnato a non temere la sofferenza, anche se nel corso della vita mi sembrava del tutto innaturale,la mia prima e più spontanea risposta e l’istintivo atteggiamento era quello di evitarla e tenerla a distanza,la sentivo come una sgradita intrusione, poi invece ho cominciato a familiarizzare con lei ho trovato il coraggio di abbracciarla e la mia più temuta nemica è diventata un amica intima.Avevo bisogno di una guida che mi portasse più vicino al mio dolore che mi facesse capire che non dovevo evitarlo ma affrontarlo e viverlo, che non doveva essere un ostacolo alla gioia e alla pace ma solo un mezzo attraverso cui arrivarci.
grazie Paola..le tue parole mi aiutano a continuare, pur soffrendo, la mia testimonianza…