Una volta iniziato il viaggio spirituale nulla può essere più come prima. Sei intrappolato nella verità. Provi il doloroso desiderio di Dio. E questo dolore diventa ora la tua ricerca. Dopo questa esperienza l’ordinario diventa straordinario. E nulla di questo mondo potrà più soddisfarti. Ora si potrà ancora cadere, ma ora si sa la verità e, come dice Geremia, brucia dentro di noi ( Geremia 20,9). Non potremo più negare che questa è la verità, e tentare di vivere secondo i suoi principi costituisce la parte restante del viaggio. Ora la ricerca è reale perché la verità è reale.
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5 commenti
mi ricorda il fuoco che brucia nel cuore al pellegrino che recita la preghiera del cuore nei “Racconti di un pellegrino russo”
Vero, profondamente vero. Grazie Valerio.
Ringraziandoti Felice, colgo l’occasione per approfondire il discorso.
Come ben sai Geremia era stato stabilito profeta da Dio stesso per preannunciare ai numerosi re giudei dell’epoca le maledizioni e le condanne divine a cui andavano incontro per le loro continue trasgressioni. Profetizzo’ durante più di quarant’anni durante i regni dei più cattivi, apostati e idolatri re dei giudei. Dovette subire tante sofferenze e persecuzioni per la sua opera profetica. Ebbe momenti di grande scoraggiamento e dolore in cui si augurava di morire e voleva abbandonare la sua opera profetica. Ma Dio lo ha sempre sostenuto e gli ha dato sempre la forza di riprendere la sua missione. Oltretutto é un profeta che ha visto durante la sua vita la realizzazione di diverrse profezie che aveva lui stesso annunciato.
In Geremia 20:9 si intuisce benisimo che é afflitto e pensa di smettere, ma non puo’ tacere la parola di Dio che é la verità e che brucia in sé, cosi che é costretto a parlare.
Detto questo io credo che non si é mai sentito intrappolato da cio’ che proclamava. Era addolorato e stanco per la sua situazione e perché le persone avvertite quasi tutte non si facevano salvare e invece di cambiare reagivano contro di Lui.
Ecco il tutto nel contesto.
Devo dire che la verità ci libera.(Giovanni 8:31, 32) …“Se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli, 32 e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”.
Pero’ una volta conosciuta la verità se ce ne liberiamo non ne usciremo indenni.
(Ebrei 10:26-31) 26 Poiché se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, 27 ma [c’è] una certa paurosa aspettazione del giudizio e [c’è] un’ardente gelosia che consumerà quelli che si oppongono. 28 Chi ha trascurato la legge di Mosè muore senza compassione, sulla testimonianza di due o tre. 29 Di quanto più severa punizione pensate che sarà ritenuto degno chi avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà stimato come di valore comune il sangue del patto mediante il quale fu santificato, e avrà oltraggiato lo spirito dell’immeritata benignità con disprezzo? 30 Poiché conosciamo colui che disse: “La vendetta è mia; io ricompenserò”; e di nuovo: “Geova giudicherà il suo popolo”. 31 È pauroso cadere nelle mani dell’Iddio vivente.
(2 Pietro 2:20-22) 20 Certo, se, dopo essere sfuggiti alle contaminazioni del mondo mediante l’accurata conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, sono coinvolti di nuovo in queste cose e ne sono sopraffatti, le loro condizioni finali son divenute peggiori delle prime. 21 Poiché sarebbe stato meglio per loro non avere accuratamente conosciuto il sentiero della giustizia che, dopo averlo accuratamente conosciuto, allontanarsi dal santo comandamento loro trasmesso. 22 È accaduto loro il detto del verace proverbio: “Il cane è tornato al proprio vomito e la scrofa lavata a rivoltolarsi nel fango”.
la ricerca della verità è fondamentale per poter vivere….
Grazie Valerio per il tuo approfondimento, sarà oggetto delle mie meditazioni. Grazie di cuore.