Il problema è che la maggior parte di noi imposta la propria esistenza sulla riduzione del rischio, della responsabilità.
Vogliamo vivere tranquilli.
Rinunciamo alle infinite potenzialità di cui Dio ci ha dotati, pur di non provare dolore e paura.
Il problema è che la maggior parte di noi imposta la propria esistenza sulla riduzione del rischio, della responsabilità.
Vogliamo vivere tranquilli.
Rinunciamo alle infinite potenzialità di cui Dio ci ha dotati, pur di non provare dolore e paura.
2 commenti
“i problemi interelazionali…il tempo necessario per analizzarli, studiarli, comprenderli.” in poche parole amarli con quella pazienza che viene dal volerci essere dalla compassione (essere vicini in empatia nella gioia come nel dolore).Eppoi c’è la strada del cuore la preghiera io ti penso invoco su di te tutto il bene per te in ogni campo: salute benessere tranquillità serenità affetti ecc.. prego perchè il meglio di te possa esprimersi e tu possa lasciare una scia luminosa. prego perchè ogni male si allontani da te e dio ti protegga ti guidi ti illumini il cuore e la mente. Ultimamente sono riuscita a pregare per quelle persone che mi facevano piangere o che mi hanno fatta piangere.e nel cuore è apparsa la calma.
A volte si riesce e a volte manca il coraggio di rispondere a questi richiami del cuore. Ogni volta che manchiamo all’appello, è un’occasione perduta, un regalo lasciato senza scartare. Rifletto e scrivo molto sugli incontri speciali che hanno segnato la mia vita. Rimpiango quelle volte che ho rifiutato il dono che mi si voleva fare. Ma non rimpiango nemmeno uno dei regali che ho aperto e poi posto in un angolo “speciale” del mio cuore, anche se ho rischiato molto nel vivere il rischio pienamente.
Come rimanere in equilibrio, (umile ma consapevoli di chi siamo e cosa valianmo) tra il dolore del rischio corso, che ha segnato un fallimento e la gioia del rischio corso che ha segnato una vittoria?