Ad un certo punto della nostra vita dobbiamo correre il rischio di fidarci di noi stessi. Rivendicare le nostre aspirazioni più profonde e cercare  di realizzarle. Costi quel che costi. Al di là del denaro, del successo, della carriera, della fama, del sesso, del tempo. Accettare l’imprevedibilità dell’esistere. Per capire che gli ostacoli veri non si trovano all’esterno di noi, ma siamo noi stessi. Affrontare dunque i cambiamenti dolorosi che la vita ci presenta per onorare le nostre aspirazioni più profonde. Per dare senso al dolore del rifiuto, dell’abbandono, della separazione, per dare senso al desiderio di intimità, di unione, di amicizia, per dare senso all’amarezza della delusione, del risentimento, non è sufficiente attingere alla via psicologica, ma occorre rivolgersi alla profondità spirituale che ognuno di noi, nessuno escluso, possiede. ( tratto da IL VIAGGIO DELLA VITA. Valerio Albisetti. Ed. Paoline)