Dunque continuando il racconto di come sono capitato nel luogo dove mi sdraio a contare le stelle e della collina che vogliono distruggere(post precedenti), decisi di realizzare sogni dai traumi subiti, così, uscito dal tumore decisi di diventare scrittore e di vivere a contatto con la natura, ancora convalescente acquistai con tutti miei risparmi di allora il podere con il casolare in pietra. Asportato il tumore sentivo misteriosamente il bisogno di vivere in una natura ancora incontaminata,….poi venni a scoprire che anche altre persone uscite da un tumore sentono il bisogno di nutrirsi biologicamente e di vivere in un mondo non inquinato…così iniziai a coltivare in modo biologico la terra su cui vivo, divenni agricoltore biologico, nel cui albo mi iscrissi fin nel 1980.81.

Per questo chi mi segue da allora attraverso i numerosi libri pubblicati dalle Paoline sa che ho sempre descritto la terra come dono di Dio, non ho mai percepito la terra come mero oggetto o cosa da sfruttare o manipolare. E’ questo il passaggio che può cambiare veramente il nostro modo di vivere la giornata: passare da una dimensione egoistica a una di gratuità e di riconoscenza, da una di possesso ad una di giustizia e condivisione.