Come è tranquillo il cielo!
Arriva la notte
raggi di luna sul mare nero
sembrano ritmare
canzoni antiche.
Arriva la notte
se veniste a vedermi
mi trovereste in lacrime
sotto gli ulivi.
Arriva la notte
e sprofondo
nell’amaca
vicino al gelsomino.
Mentre chiudo gli occhi
le luci della grande nave
scompaiono.
3 commenti
Valerio, mi ritrovo col viso bagnato leggendo la tua poesia. Un abbraccio come un fiume arriva sempre al mare, come le lacrime.
L’immagine del gelsomino mi ricorda quello che Etty Hillesum aveva fuori la sua finestra. Invece l’uliveto mi ricorda l’agonia di Gesù e questo mi da un grande senso di tristezza, così come l’immagine della nave che si allontana. Scriveva Etty,”Il gelsomino dietro casa è completamente sciupato dalla pioggia e dalle tempeste degli ultimi giorni….Ma da qualche parte dentro di me esso continua a fiorire indisturbato, esuberante e tenero come sempre, e spande il suo profumo tutt’intorno alla tua casa, mio Dio. Vedi come ti tratto bene. Non ti porto soltanto le mie lacrime e le mie paure, ma ti porto persino, in questa domenica mattina grigia e tempestosa, un gelsomino profumato.” Oggi, questo gelsomino lo dono a te, Valerio.
Bellissimo…grazie dal profondo del cuore..non dimenticherò.