Siamo soliti dividere la realtà in due polarità opposte, bianco e nero, buono e cattivo, bello e brutto, salute, malattia, vita e morte. Migliaia di anni ci dicono che questa visione è scorretta, riduttiva, limitata, perché i due poli opposti sono profondamente correlati e inscindibili, tanto che se si elimina un polo, anche l’altro muore. Viceversa, se ne alimentiamo uno, anche l’altro cresce. Per questo la mia visione psicospirituale consiglia di tenere presente sempre il polo opposto di quello che stiamo vivendo. Il nostro sguardo dell’anima deve sempre oscillare tra l’uno e l’altro, e, possibilmente, in contemporaneità. Dobbiamo passare dalla divisione all’unità.
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