Bisogna dire, inoltre, che nei disturbi del cuore c’è sempre un blocco delle emozioni che, non potendo esprimersi, finiscono per somatizzarsi e costringere, in modo nevrotico, la persona a dare ascolto al proprio cuore.
In genere, viviamo le nostre giornate senza prestare attenzione al battito del nostro cuore, cominciamo a sentirlo solo in presenza di forti emozioni o di malattie. Possiamo dire così che i cardiopatici sono, in gran misura, persone che non danno ascolto al proprio cuore. Così che i sintomi cardiaci e la conseguente paura dell’infarto li porta a modificare il loro stile di vita.
Fino, nei casi patologici, a vivere con la paura costante che il proprio cuore possa fermarsi, e a rendere la vita non più libera.
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