Dopo giorni di eremitaggio dove ho pregato e meditato. La pace interiore si ottiene con la purificazione dei sensi, perchè essi ci agitano e impediscono la conoscenza di noi stessi. Non si può comunicare con Dio se non si è puliti nel comunicare con se stessi. Dobbiamo stare attenti a immaginare Dio perchè può essere frutto della nostra proiezione. Solo facendo tacere quest’ultima si entra nella trascendenza. La contemplazione di Dio è necessaria. Essa supera le azioni buone e le virtù, e rimarrà nell’al di là. Oggi non abbiamo bisogno di filosofi, ma di saggi e contemplativi.
Essere sempre vigili e attenti, purificare il cuore, la memoria deve essere libera da immagini del passato, e lo Spirito Santo ci illuminerà.