L’essere umano non è statico, non è rigidamente determinato in modo genetico come si pensava un tempo, può raggiungere una consapevolezza psicospirituale, è in grado di analizzare in modo critico ciò che sperimenta e sa riconoscere ciò che serve ad aumentare la sua consapevolezza e ciò che invece la ostacola. A questo proposito, affermo che l’essere umano possiede enormi capacità di cambiamento e di trasformazione della propria personalità.
L’essere umano, a differenza degli altri animali, può spingersi con il pensiero al di là del soddisfacimento dei propri bisogni.
L’essere umano è in continuo, perenne movimento di cambiamento, non è mai uguale a se stesso in ogni momento, pur rimanendo se stesso.
L’unica sua via di senso è la consapevolezza psicospirituale fondata sul voler saper di dover morire.