L’inconscio è l’essere umano nella sua totalità, esclusa la parte determinata dalla situazione sociale a cui appartiene, che è la parte conscia. Chi sperimenta l’inconscio conosce se stesso in profondità e verità. Spesso la verità di noi stessi ci crea dolore e vorremmo negarla, rimuoverla. Ma se ci si avvicina ad essa con tenerezza e compassione ne riceveremo estremo beneficio e grande forza rigeneratrice.
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4 commenti
E’ vero, a volte ho paura di conoscere davvero me stesso. Mi sembra che tutto “cospiri” nella società attuale a incoraggiare l’uomo a restare sulla superficie. Ma così non si affronta il vero viaggio, non si è uomini, ma fantocci in balia del mercato e della pubblicità.. grazie Valerio!
gent.mo dott, come si fa ad avvicinarsi all’inconscio, senza l’aiuto di “esperti”? se l’inconscio si chiama così, è perchè NON è conscio, cioè, noi, comuni mortali, non lo conosciamo, ed allora, come trattare un’entità SCONOSCIUTA? se vuole e può, mi risponda, altrimenti, resterò con il dubbio, grazie comunque, Maria Speranza Perna
O amor, a ternura, podem transformar-nos e ser exemplo para outros, a nossa vida deve ser partilhada. Muitas pessoas fogem da verdade, mas, enfrentar a verdade, é ter consciência, é poder mudar a direcção do caminho e de atitude, melhorar também a qualidade de vida, nesta sociedade desprovida de valores. Obrigada pela coragem, pela ajuda que faz, na meditação e consciência em nós próprios da nova sociedade, onde não nos identificamos.
c’è sempre bisogno di un maestro, che può essere una persona, un libro, un accadimento…sempre comunque un’ incontro.